"Piero Dosi o dell'immortalità"

01 Gennaio 2016

Piero ci ha lasciato qualche giorno fa. Lo ha fatto alla sua maniera, con discrezione.
Con lui se ne va non solo un valente pittore (così voleva essere chiamato), ma anche
un’amico, un sodale complice e testimone di molte delle imprese vissute in parallelo
al nostro percorso culturale e professionale: negli anni del Liceo artistico, in quelli
della militanza politica, nella creazione della Cooperativa Supergruppo e, a seguire,
partecipe delle attività della Casa editrice Essegi e del Circolo culturale 420WB,
fino alla creazione dell’Image.
Vogliamo rendergli omaggio riportando un brano tratto dal testo critico a cura di un altro
amico ed estimatore di Piero, Giulio Guberti (anche lui di recente scomparso),
per il catalogo della mostra “Piero Dosi o dell’immortalità” tenutasi a Rimini nel 1981.
“Gli amici di Piero sono convinti che egli viva l’immortalità del presente come il dio
di Sant’Agostino: ognuno di noi dunque, amici di Piero, può trarre vantaggio,
da questa straordinaria e quasi incredibile condizione di Piero, per essere associato
in qualche modo alla sua immortalità”.

Ciao Piero, da Massimo